Ultimo anno del conflitto in Afghanistan: il maggiore Miša Bandura e i suoi uomini combattono contro i ribelli afghani guidati da Adil, un ex pastore divenuto il capo di un gruppo violento di mujaheddin. Le autorità supreme sovietiche di Mosca decidono di chiudere una volta per tutte questo sanguinoso capitolo di guerra, che ormai ha ridotto allo stremo entrambe le parti in causa, e finalmente arriva il sospirato cessate il fuoco. Durante la ritirata, però, il gruppo di Bandura viene attaccato a tradimento da un altro gruppo di terroristi Afghani allo scopo di far ricadere la colpa su Adil. Il quartier generale interpreta questa aggressione come una minaccia, e rade al suolo l’intero villaggio di Adil senza risparmiare nessuno. Le vittime sono tante, tra anziani, donne e bambini, e così Bandura, travolto dal rimorso, si lascia uccidere da un bambino al quale ha sterminato per errore tutta la famiglia.

Flashback: Io ho curato solo l’adattamento della sceneggiatura.