Alex, comandante di una squadriglia di piloti italiani in servizio presso una Base Nato in Europa, e il suo miglior amico, Philip, vengono abbagliati da una intensa quanto misteriosa luce mentre si trovano in ricognizione sul gruppo montuoso del Mongrado. Philip perde il controllo dell'apparecchio e si schianta contro la montagna, mentre Alex riesce a tornare a terra, ma è sotto choc. Ripresosi, si presenta davanti alla commissione d'inchiesta istituita per esaminare il caso, ma il suo racconto non viene creduto. La responsabilità dell'incidente, infatti, viene attribuita a un'errata manovra da parte di Philip. Alex non accetta il verdetto e inizia le ricerche in campo scientifico coadiuvato da Isabella, giovane specialista nello studio dei corpi celesti. I due, divenuti presto amici, finiscono con l'innamorarsi. Intanto, un aereo con otto passeggeri a bordo si schianta contro il Mongrado inspiegabilmente. Le autorità militari, allarmate, mettono Alex a capo di una squadriglia e lo inviano in missione nella la zona incriminata. L’esplorazione viene seguita da terra da un generale e uno scienziato, specialista di corpi celesti. Appena giungono sul Mongrado , un'enorme sfera luminosa, apparsa sopra la vetta, bombarda con globi di luce vivissima la pattuglia aerea che si schianta contro la montagna, mentre Alex viene solo circondato dai globi luminosi che, dopo uno strano balletto che ha tutta l’aria di essere un messaggio, scompaiono . Tornato alla base, Alex apprende che superiori ed esperti hanno deciso che si tratta di saette sferoidali, fenomeno conosciuto, anche se raro. Alex non si dà per vinto e decide di scalare la misteriosa montagna in compagnia del padre di Philip, esperto alpinista, il quale, però, è costretto a fermarsi per un lieve incidente. Giunto da solo alla vetta, Alex vede subito la sfera luminosa, che presto scompare, poi fra le rocce incontra Philips, stordito, ma incolume, essendosi gettato fuori dall'apparecchio prima dell'impatto con la montagna, il quale è convinto che siano trascorsi solo pochi minuti dall'incidente.