Mamma Ebe

Trama

La giovane Laura si è barricata nella sagrestia di una chiesa e minaccia di uccidersi dopo aver saputo che Ebe Giorgini, detta Mamma Ebe, la donna a cui si è affidata totalmente, è stata arrestata insieme ai suoi più stretti collaboratori e seguaci. Da qui inizia il processo alla donna creduta da alcuni, con scetticismo, un'esaltata, esibizionista ed astuta nel carpire la buona fede della gente e, da altri, con fanatismo più che religioso, una santa capace di fare miracoli e onesta sotto tutti i punti di vista. Al processo testimoniano varie persone: la stessa Laura, che all'inizio diffidava di Mamma Ebe, ma che dopo un incontro con lei diventa sua accesa seguace tanto da dimenticare completamente la sua famiglia (un padre, violinista di successo tutto preso dal lavoro, che tenta di tutto per liberarla da questa ossessione e la madre che ha preferito abbandonare la famiglia per unirsi a un altro uomo). Dalla testimonianza di Laura viene fuori una realtà fatta di sane rinunce e di assoluto e disinteressato amore per il prossimo. Così pure le parole di don Paolo Monti e di un seminarista seguace di Mamma Ebe sostengono la tesi della bontà e della sincerità dell'imputata. Anche Sandra, una ex prostituta che ha molto sofferto a causa di Ebe, non la denuncia per paura, anzi ne esalta la sensibilità. Ma le testimonianza della madre di un seminarista, di un vescovo toscano e di Maria Pia, ex suora di Mamma Ebe, fanno luce su una vicenda fatta di crudeli punizioni per i trasgressori: docce gelate, pomate urticanti, digiuni, mortificazioni e microspie, collocate dappertutto per controllare i sospetti, di storie infarcite di sesso e di psicofarmaci, di intimidazioni e minacce per i traditori, di soldi, lussi e pellicce. Mamma Ebe è un'astuta mistificatrice avida e senza scrupoli che ha approfittato di gente fragile psicologicamente, fondamentalmente buona e debole, che ha creduto in lei? O è una santa, una guaritrice autentica, una benefattrice dell'umanità sofferente, incolpata ingiustamente? Il film lascia aperta la discussione: lo spettatore è libero di credere ciò che vuole. Ma la condanna a 10 anni , ridotti a 6 e con agli arresti domiciliari, la dice tutta: troppo mite per una colpevole di tutti i misfatti di cui è accusata e troppo pesante se fosse davvero innocente.

Clip

Cast